lunedì 29 settembre 2014

Il crollo del reddito procapite italiano rispetto alla media dei paesi dell'eurozona


Ecco, lo vedete nel grafico qui sopra (per ingrandirlo basta cliccarci su).
Quello che il Prof. Bagnai chiama: "il grafico della vergogna" (qui è descritto passo per passo come si costruisce) è lo scarto fra il reddito italiano medio procapite e quello dei paesi dell'euro.
La storia inizia sempre nel 1996 che, ormai lo sapete, è l'anno in cui i paesi europei che aderiranno all'euro si accordano per fissare i cambi irrevocabili fra le monete che entreranno in vigore a partire dal 1999 (anno di nascita della moneta unica). Come avete potuto leggere ad esempio qui, la lira si rivaluta verso tutte le monete principali, e da quel momento, complici i maggiori tassi d'inflazione con i paesi "virtuosi" come la Germania, inizia, per il nostro paese, un forte declino che è descritto bene nel precedente grafico.

Infatti, nel 1996 c'erano meno di 500 euro di differenza tra il nostro reddito medio procapite annuo e quello dei paesi dell'Eurozona. Oggi, invece, gli euro di differenza sono circa 4.600, e si prevede che nel 2015 saranno 4.900.

Si noti anche che il crollo avvenuto durante il periodo 1996-oggi non ha precedenti nella serie storica che parte nel 1960.

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