lunedì 1 dicembre 2014

L'Italia può farcela

Secondo quanto riportato da Il Giornale, sabato sorso Silvio Berlusconi ha dichiarato:

"Dobbiamo recuperare parte della nostra sovranità monetaria (...) una seconda moneta che possa essere stampata a Roma e messa sul mercato che poi ne valuterà il cambio con l'euro"

Una volta l'avrebbero chiamato trasformismo. Infatti il partito di Berlusconi è stato tra i più importanti sostenitori del governo Monti, quello che ha eseguito le manovre economiche di austerità per distruggere la domanda interna e scongiurare la nostra uscita dalla moneta unica.

Proprio ieri, "casualmente", La Stampa titolava così:


ricordandosi di smentire il Corriere della Sera (con quasi otto mesi di ritardo) che ad aprile di quest'anno aveva avuto il coraggio di uscire in prima pagina con una notizia falsa: "tanti disoccupati come nel 1977":


Chi mi segue ricorderà che di questo argomento me ne ero già occupato nel post: "il Corriere della Sera e le notizie (false) sulla disoccupazione".

Quello che voglio dire è che questo è solo l'inizio di un riposizionamento di qualche partito sullo scacchiere della politica interna. Vedrete nel giro di poco cambierà anche la musica del mainstream, e tra non molto, dichiarazioni contro l'euro inizieranno a fioccare un po' da tutte le parti.

Tuttavia, uscire dall'euro, rimarrà una condizione necessaria ma non sufficiente, per riportare l'Italia su un sentiero di crescita e di benessere. Questo è quello che va ripetendo colui il quale questa discussione l'ha portata in Italia, l'economista Alberto Bagnai, il cui nuovo libro è uscito settimana scorsa:


e che io vi consiglio di leggere.

Perché altrimenti, quando inizierà il coro dei "no euro", voi non capirete perché dobbiamo uscire, esattamente come non avrete capito perché non dovevamo nemmeno entrarci.

Uscire dall'euro è necessario per avere le risorse economiche necessarie ad una ridistribuzione della ricchezza. Cosa che non rientra nell'ideologia alcuni partiti che ci hanno sempre propugnato politiche di stampo liberista (sia nel centro destra che nel centro sinistra). E se permettiamo a loro, che fino ad ora hanno sostenuto l'euro, di dichiarare che ora vogliono farci uscire, senza prima fare autocritica sulle politiche economiche degli ultimi 30 anni, poi non potremo lamentarci che anche con la lira non sarà cambiato niente.





2 commenti:

  1. Leccac...... ora fai anche le marchette??? Guarda che non serve per non essere bannato!
    ahahahaahah

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